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In partenza

 1948
In partenza

Werner Berg è spesso ritenuto il tardo successore della generazione di Kirchner, Heckels, Schmidt-Rottlufs o Nolde. Proprio nella silografia però, “la più espressionista” tra tutte le tecniche, egli si discosta nella maniera più radicale dall'espressionismo tedesco. Berg utilizzo lo stile espressionista dei ritagli solo nel 1931, appena trasferitosi alla fattoria Rutar. In questo breve arco di tempo solo Nolde in qualche modo servì da esempio per le sue opere, come si può notare dalle intagliature energiche e laceranti.

Lo stile caratteristico di Kirchner, che prendendo come esempio le sue silografie della piazza di Potsdam, esprimeva in maniera nervosa ed irrequieta l'intenso deperimento di una grande città, non fu mai adottato da Werner Berg, il quale già dai primi anni di permanenza nella Carinzia austriaca giudicava più importante l'impronta piatta e compatta della figura umana. Tuttavia, dopo il periodo bellico, le prime, ingenue forme arrotondate di Berg si spostano verso una diversa concezione di ciò che è individuale ed irripetibile, un concetto espresso sicuramente in maniera egregia nell'opera “In partenza”, dove i contorni della donna che mostra le spalle allo spettatore, esprimono un destino decisamente esemplificativo.